
Essere malato mentale
Essere malato mentale vuol dire:
non sapere mai cosa è immaginario e cosa reale,
non sapere mai cosa fare e di chi potersi fidare,
essere soggetto a sbalzi repentini d'umore,
essere costantemente in preda al terrore...
Essere malato mentale vuol dire:
non sapere mai cosa è immaginario e cosa reale,
non sapere mai cosa fare e di chi potersi fidare,
essere soggetto a sbalzi repentini d'umore,
essere costantemente in preda al terrore...
Il nostro bolide scatenato macina chilometri senza esitazione,
ci porta ovunque il nostro istinto voglia andare,
nessuna meta, nessuna destinazione.
Dobbiamo solo puntare il dito sulla mappa e accelerare...
Col tempo e con la pazienza,
si impara a convivere
con la lontananza,
giunti a un certo punto
se ne ha abbastanza,
si impara a bastarsi,
si impara a fare senza
di qualcuno che ci stia accanto,
si impara a fare affidamento
sulle nostre forze, soltanto,
ma si tende anche a isolarsi...
Nel cuore della notte,
un incubo ti sveglia,
subito pensi tra te e te:
"Sarebbe meglio prendere
una pastiglia."
Spalanchi gli occhi,
sotto hai due solchi,
controlli l'ora,
sono le 3 erotte
e i pensieri si accalcano a frotte:
"Oh no è, l'insonnia, ancora...
Sfrecciano a tutta velocità
nelle piste tracciate
da migliaia di carovane
a bordo di furgoni possenti
nel vento che soffia
la sabbia negli occhi
impossibile distinguere
una duna dall'altra...
Bisogna sempre
ritagliarsi un attimo
per stare fermi
e distendere i nervi.
Rilassarsi ed estraniarsi.
Staccare la spina...
Dedicata a quelli che non sono più tra noi,
ma che restano sempre e comunque i nostri eroi,
che non ci possono più sentire,
ma che, dall'alto, ci continuano a vegliare,
che non smettono di vivere nei nostri ricordi
e di albergare nei nostri cuori...
Se ti penso, in un momento,
le nuvole vengono spazzate via dal vento
e quando ti vedo, in un baleno,
il cielo si fa subito sereno
e la mente diventa libera da ogni pensiero...
Ti prego amore, nel momento del bisogno,
non te ne andare solo perché te lo dice il telegiornale,
dobbiamo essere uniti e non lasciarci condizionare!
Tu, che per la paura eri rimasta tutto il tempo in silenzio:
"Stai calmo, resterò almeno fino al tuo funerale...
È troppo tempo che aspetto
che ognuno capisca
che il rispetto
non si esige,
non si dirige
e non si comanda,
come con la propaganda;
non si estorce
con la violenza,
né si pretende
come con la riverenza...